Per oltre due mesi, abbiamo rincorso disperatamente un qualcosa che andava decisamente più veloce di noi: l’inafferrabile autocertificazione. Lei si, che ha fatto registrare continue mutazioni, molte più del virus, è accaduto un po’ a tutti di scendere da casa con il prezioso foglietto da firmare in presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine e sentirsi rispondere: “questa non vale più, è il vecchio modello”. Eh, già, perché proprio mentre stendevi la pasta per la pizza a casa, il Premier Conte stendeva il nuovo lasciapassare, presentandolo in diretta facebook. Ora, l’incubo – almeno questo – dovrebbe svanire, perché da lunedì 18 maggio l’autocertificazione sarà necessaria soltanto per uscire fuori dalla propria regione di residenza. Nella propria regione gli spostamenti saranno liberi e non sarà più obbligatorio giustificarli. In attesa dei risultati del monitoraggio sull’andamento del contagio da coronavirus, si mettono a punto le misure per la riapertura delle attività commerciali. All’interno della propria Regione ci si potrà spostare dunque non servirà il modulo di autocertificazione. Per varcare il confine bisognerà invece giustificare il trasferimento che rimane consentito per tre motivi: «Motivi di lavoro, motivi di urgenza, motivi di salute».
L’autocertificazione si estingue…
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