Agli arresti domiciliari è finito Nicola Ragni, fino al giugno scorso, vicesindaco del Comune di Capaccio Paestum, accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità. Obbligo di dimora nel comune di residenza, invece, per Rodolfo Sabelli, dirigente comunale, responsabile del IV settore fino a qualche settimana. A Sabelli si contesta l’accusa di abuso d’ufficio. Ì L’inchiesta dalla Procura di Salerno riguarda i lavori di ampliamento del cimitero del Comune di Capaccio Paestum. A far partire gli accertamenti nel 2014, è stata un’interrogazione consiliare. Sin dai primi accertamenti è emerso che i lavori per il nuovo cimitero di Capaccio erano stato affidati inizialmente ad una associazione temporanea di imprese, poi trasferiti ad una ulteriore società, Progetto Le Ceneri Paestum, il cui amministratore era riconducibile ad una delle precedenti società, tutte, ritengono gli inquirenti, vicine al clan dei Casalesi. Una era era stata attinta da interdittiva antimafia, una seconda aveva subito un sequestro di quote. Aspetti, secondo la Procura, ignorati da Sabelli che avrebbe omesso di acquisire la richiesta di documentazione antimafia. Le intercettazioni avrebbero accertato l’esistenza di relazioni tra gli esponenti delle società e il funzionario pubblico, confermando la natura dolosa delle violazioni di legge. Proprio su tali violazioni, per l’accusa, si basa l’incontro avvenuto presso un lido di Capaccio tra un consigliere comunale che, interloquendo a nome di Ragni ed di un altro consigliere comunale, avrebbe intimato ad un imprenditore di versare 2500 euro come tangente per ogni cappella da realizzare. https://www.youtube.com/watch?v=hqQ3cjgx2zE
Lavori al cimitero di Capaccio, arrestato l’ex vice sindaco
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