Mini – rivoluzione per gestire le quarantene dopo un contatto con un positivo: il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto per disciplinare isolamenti e tamponi, in vista delle prossime misure che saranno adottate poi a gennaio.
La novità principale è rappresentata dal fatto che le quarantene non saranno più previste per i vaccinati con booster o con due dosi da meno di quattro mesi, dopo un contatto con una persona poi risultata positiva al Covid, se asintomatici. In questi casi sarà prevista una forma di auto – sorveglianza e l'esecuzione, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo, di un tampone con esito negativo. Per chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di quattro mesi – quindi con minore copertura dal contagio – l'autoisolamento scenderebbe da 7 a 5 giorni, con test negativo. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni.
Accolta, quindi, la richiesta delle Regioni, che chiedevano l'eliminazione dell'autoisolamento agli immunizzati. La quarantena precauzionale, quindi, non si applica, non solo ha chi ha effettuato il richiamo, ma anche nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione.
Fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al caso, inoltre, per chi ha avuto il contatto è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno. Infine, si prevede che la cessazione della quarantena o dell'auto-sorveglianza "consegua all'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all'Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza".