Pur non rappresentando una sorpresa, il duro attacco del presidente Lombardi alle istituzioni fa discutere e continuerà a farlo ancora per molto. Alle picconate del patron grande risalto è stato dato da tutti i quotidiani salernitani, concordi nel definire in maniera poco lusinghiera quanto emerso nell’incontro pubblico di ieri. Il Mattino di Salerno nel commento affidato a Raffaele Schiavone definisce quella di ieri una “triste sceneggiata”. Il quotidiano diretto da Mariano Ragusa ricorda come le precedenti gestioni non abbiano goduto di chissà quali favori dalle amministrazioni locali e che in altre piazze, vedi la vicina Napoli, non risulta che i presidenti abbiano ricevuto qualcosa per l’acquisizione della squadra cittadina. Ci si chiede perché il massimo dirigente di una squadra “debba avere agevolazioni o favori (leggasi lavori) dalle istituzioni e come mai bisogna indire un’assemblea pubblica per lanciare strali contro il primo cittadino”. Su Cronache del Mezzogiorno il direttore Tommaso D’Angelo pone dieci domande al presidente, alle quali si aspetta una pronta risposta. D’Angelo chiede a Lombardi come mai si accusa la l’amministrazione per non aver mai sostenuto la Salernitana, quando poi il Comune stesso si è fatto carico, contrariamente a quanto avviene in altre parti d’Italia di installare i famosi tornelli e la recinzione per evitare che la squadra giocasse a porte chiuse? Si chiede al patron anche se è vero che il progetto dell’Arechi è stato bocciato perché non rientrava nel perimetro del bando. Infine D’Angelo domanda, a proposito di varianti, se è vero che il progetto del Volpe prevedeva anche un anfiteatro e l’esproprio a carico del Comune di terreni privati: un esproprio pubblico ha un costo, uno privato ben altro. Se è vero, come è vero, che occorrono campi di gioco, D’Angelo invita Lombardi ad acquistare insieme all’Ippocampo anche i terreni di Salernello, già pronti per l’uso? Su La Città il direttore Angelo Di Marino parla di “copione scontato”, sostenendo che quanto accaduto ieri non rappresenta una sorpresa e che “non ci voleva la zingara” per immaginare che il patron sarebbe rimasto nonostante i segnali lanciati e i dubbi da lui stesso fatti balenare sul futuro. Infine, il Nuovo Salernitano nel box di commento a firma di Mario Memoli definisce quello di Lombardi un autogol alla Niccolai, della serie “faccio il presidente perché mi avevano garantito i lavori”. Anche il quotidiano diretto da Gigi Casciello ricorda che il Comune ha già fatto tanto accollandosi le spese di tornelli e recinzione…
Le picconate di Lombardi viste dai quotidiani
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