L’edizione odierna del Mattino riporta la notizia di una lettera minatoria ricevuta dall’ad dell’aeroporto Costa d’Amalfi. Abbiamo interpellato i vertici dello scalo, che ostentano serenità. In corso le indagini. Che sia il gesto di un buontempone, o peggio di uno stupido mitomane, questo potrà dirlo solo l’esito degli accertamenti di Polizia in corso sulla missiva fatta recapitare da uno sconosciuto all’amministratore delegato dell’aeroporto Costa d’Amalfi, Giovanni Perillo. Del caso si occupa oggi l’edizione salernitana del Mattino, ma va detto che dallo scalo salernitano gettando acqua sul fuoco, puntando tutto sul lavoro incessante che si sta facendo per fare decollare la fusione con Gesac ed il bando per i lavori di adeguamento infrastrutturale. Certo, non bisogna né si deve trascurare l’ipotesi che quella busta contenente una piuma d’uccello intrisa di una sostanza rossastra possa essere un vero e proprio messaggio intimidatorio. Per questo la Squadra Mobile della Questura è al lavoro, per comprendere se la minaccia sia davvero seria oppure se si tratti del gesto isolato di uno sconsiderato. E’ un fatto che i lavori per allungare la pista ed allargare l’aerostazione comporteranno dei disagi a tanti e dei compromessi a molti, tant’è che da mesi è in corso un ragionamento sui terreni circostanti l’aeroporto da espropriare. Per quest’operazione c’è già un bel gruzzoletto di milioni accantonato, ma allo stato accostare le due vicende (i lavori e gli espropri con la lettera ricevuta dall’ad del Costa d’Amalfi) appare temerario. Interpellato al telefono dalla nostra redazione, il presidente del Costa d’Amalfi, l’ing. Antonio Ferraro, conferma che la cosa ha colto tutti di sorpresa, non essendoci mai stati segnali allarmanti o circostanze difficili che possano aver creato tensioni. Il clima è sereno e si continua a lavorare a braccetto con Gesac per dare corpo a quanto messo nero su bianco dalla concessione definitiva: ovvero la possibilità di creare una rete regionale di aeroporti in cui Salerno abbia finalmente la propria parte di economia e sviluppo.
Lettera minatoria all’ad del Costa d’Amalfi: indagini in corso, ma clima è sereno
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