E’ il giorno di Alessandro Marra e del suo legale difensore, Michele Tedesco.
Entrambi attesi dal gip del Tribunale di Salerno, Ubaldo Perrotta, per l’interrogatorio di garanzia in seguito all’arresto con detenzione ai domiciliari del medico accusato di aver praticato una iniezione letale ad un ragazzo, malato terminale.
L’esito del faccia a faccia di oggi potrebbe segnare un passo ulteriore nel chiarire una storia controversa,. Una storia emersa dalle intercettazioni nell’ambito di un’altra indagine, che riguardava il traffico di farmaci ospedalieri e comportamenti irregolari al distretto di Eboli dell’Asl.
Un’inchiesta- quella della Procura- che ha generato effetti a cascata che hanno già costretto l’Asl ad attrezzarsi di conseguenza. I medici e gli infermieri raggiunti dalle misure cautelari ed interdittive sono stati sostituiti nell’immediato dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
In particolare, per tenere in piedi l’assistenza nel distretto di medicina del dolore e all’hospice Il Giardino dei Girasoli sono arrivati rinforzi dagli Ospedali di Eboli e di Oliveto Citra. Ed altri infermieri arriveranno dal nosocomio di Nocera.
Le terapie per malati cronici e terminali non sono state mai interrotte e non potranno mai fermarsi. A maggior ragione dopo la sospensione decisa dal commissario dell’Asl di Salerno, Mario Iervolino, che ha bloccato tutti gli indagati per un anno.
Oltre alla posizione del dottor Marra, infatti, ci sono da chiarire le vicende relative alle altre persone coinvolte. Dagli infermieri che lavoravano a stretto contatto con Marra e che avrebbero fatto parte del giro di farmaci e materiale ospedaliero distribuiti fuori da ogni procedura, ai medici legali coinvolti nell’altro filone d’inchiesta, quello relativo alla marcatura di ingressi ed uscite non sempre regolare e all’utilizzo di mezzi di servizio per scopi privati.
Su ogni accusa gli indagati sono chiamati a difendersi.
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