Secondo i dati, l'anno nuovo non porterà miglioramenti rispetto al 2024

Liste d’attesa, si prosegue con l’andamento lento

In particolare sofferenza resta l'urgenza: nessun primo accesso viene eseguito entro i tempi previsti
Ivano Montano

Sanità pubblica, per quanto riguarda le liste d’attesa, è il caso di dire “anno nuovo, vita vecchia”, visto che all’orizzonte non si intravvedono schiarite. Il 2025, oltre ai soliti, buoni propositi della vigilia, dovrà necessariamente portare ad un deciso cambio di passo, ma le prospettive non sono rosee: probabilmente, come riporta stamani il quotidiano “La Città”, il recupero è una chimera, dunque i salernitani potrebbero ritrovarsi con il solito problema delle liste d’attesa ingolfate, dunque non si riusciranno a rispettare i parametri imposti a livello nazionale sui tempi entro i quali riuscire ad usufruire di servizi quali visite, esami specialistici e controlli. Ci si ritrova punto e accapo, nonostante gli investimenti anche robusti della Regione Campania che prova in tutti i modi a dare una sforbiciata a tempi che intanto si sono ulteriormente dilatati, con cittadini costretti a rivolgersi ai privati ed altri che – come purtroppo accade – rinunceranno alle cure. Dai primi dati forniti dal “Ruggi” di Salerno, si evince che le criticità restano una triste costante, basta consultare il portale online per rendersi conto che le icone che indicano tempi più lunghi rispetto a quanto ‘previsto dalle norme sono in aumento rispetto ad altri indicatori. Semaforo rosso in tutti e tre i macrogruppi presi in considerazione, in particolare sofferenza resta l’urgenza: nessun primo accesso in ospedale, infatti, viene eseguito entro i tempi previsti. Difficoltà anche per quanto riguarda esami strumentali quali ecografie e risonanze magnetiche.

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