La Salernitana si salverà senza aiuti e regali, con le proprie forze, con la competenza di Nicola Salerno e con la propria sofferenza, com’è giusto che sia. Ma alla fine si salverà. Parole ed ambizioni di Antonio Lombardi che nonostante l’ultimo posto in classifica ed attacchi, molti dei quali a vuoto, non intende mollare o alzare bandiera bianca prima del tempo. Al traguardo finale mancano ancora molte giornate, la situazione di classifica e grave ma non ancora definitivamente compromessa. C’è la possibilità di recuperare, c’è la possibilità di risalire. La decisione di ieri del Tribunale di Salerno, nettamente favorevole a Lombardi nonostante qualcuno si ostini a guardare le cose sempre e comunque dall’ottica dell’ex socio Murolo restituisce serenità e fiducia alla società granata. Il Presidente che piaccia o no è Antonio Lombardi. Murolo è il passato, un passato senza troppa gloria per l’ex socio di minoranza con appena il 30% di quote. Un passato di secondo piano rispetto a Lombardi quando era in società salvo poi guadagnare la scena con le denunce in tribunale. Chiariamo una cosa una volta e per tutte: Murolo era socio della Salernitana fino a giugno, nessuno gli ha detto di lasciare la società e di andare via ed allora perché lo ha fatto? Perché non ha ricapitalizzato? Perché è uscito dalla porta ed ha tentato di rientrare dalla finestra? La finestra ora chiusa, blindata dalla decisione del Tribunale. Chi si aspettava un altro verdetto è rimasto deluso. Intanto per quanto riguarda il sequestro del 30% delle azioni richiesto da Murolo il Tribunale ha rinviato la decisione al prossimo 11 dicembre. Ora non resta che pensare al campionato ed alla Salernitana sperando che Lombardi tenga fede alla promessa. Se lo augura il patron, se lo augurano i tifosi, se lo augura la città, almeno quella parte di città che non rema contro la Salernitana.
Lombardi: Ci salveremo!
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