E’ una poltrona che scotta quella su cui si è accomodato Antonio Lombardi nel giugno del 2005. Pur consapevole delle difficoltà a cui sarebbe andato incontro, il patron, un neofita del mondo del calcio, di certo non si sarebbe aspettato un compito tanto arduo. Ma la storia della Salernitana è caratterizzata da un rapporto non sempre idilliaco tra la tifoseria ed i vertici societari, quasi sempre legato ai risultati non entusiasmanti. Non è un caso, allora, che senza tornare agli anni della Serie A di Gipo Viani e del presidente Mattioli, si può ragionevolmente affermare che nella classifica dei presidenti rimasti nel cuore dei supporters granata vi siano quelli che hanno vinto di più o che ci hanno messo, da salernitani, tanta passione, dai Gagliardi ai Tedesco, passando per Vessa fino ad arrivare negli anni ‘80 al vulcanico Troisi. Ricordi meno positivi sono collegati a Japicca, recentemente scomparso, all’esperienza della FISA, il passaggio non senza traumi da Strianese a Peppino Soglia, probabilmente il più amato in assoluto dai supporters granata. Eppure, anche per lui ci furono momenti difficili, vedi un’inopinata sconfitta col Palermo che suscitò le ire dei tifosi. Ma tutto fu cancellato dallo splendido pomeriggio vissuto al Vestuti per Salernitana-Taranto. Si arriva agli anni ’90, all’era Casillo, con Del Mese presidente, al passaggio di consegne ancora traumatico e con tanto di strascico giudiziario ad Aniello Aliberti, l’unico in grado di ricoprire la carica per 10 anni consecutivi, probabilmente il patron più contestato della storia granata recente e passata. Eppure l’imprenditore di San Giuseppe Vesuviano, tornato in auge negli ultimi tempi per aver portato a Salerno calciatori di prim’ordine e per aver fatto vedere la Serie A ai supporters granata dopo 50 anni, prima di rovinare tutto con le ultime gestioni fallimentari. Si giunge così alla gestione Lombardi. Il patron in un arco di tempo relativamente ristretto è riuscito a dissipare il bonus di benevolenza della piazza, che già nell’anno della promozione in B ha iniziato a manifestare segnali di insofferenza. Ma è dallo scorso anno che qualcosa sembra essersi spezzato, il patron osannato dopo la vittoria sul Pescara, è diventato il bersaglio della critica già negli ultimi mesi della scorsa stagione, ma in maniera evidente soprattutto nelle ultime settimane.
Lombardi ed una poltrona che scotta
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