Laddove non arriva il senso civico comune e il livello di autocontrollo della massa, devono necessariamente arrivarci le restrizioni. Che poi si sollevino i soliti cori di proteste di chi si sente ingabbiato e privato della propria libertà, poco importa, perché il concetto base per una sana convivenza è sempre quello e non cambia: la libertà di un individuo finisce dove inizia quella altrui. La folla festante che se n’è impipata altamente delle ordinanze sindacali, facendo esplodere – oltre ai petardi – anche diverse bottiglie di vetro lasciate per strada, con grave pericolo per i passanti in occasione della vigilia di Natale, ha disatteso le norme comportamentali, insomma a parecchi non è arrivato il messaggio su cosa significa rispettare le regole e festeggiare senza esagerare. La ressa, i rifiuti e i contenitori in vetro disseminati per strada, le vetture parcheggiate in modo creativo – con più di 180 contravvenzioni comminate dagli agenti di Polizia Municipale per sosta selvaggia, parcheggio in doppia fila e sugli stalli dedicati ai disabili – sono campanelli d’allarme in vista di Capodanno. La speranza è che non si replichi tutto questo, che non restino disattese le misure messe in campo dall’Amministrazione Comunale, per non rendere amaro il concerto dei Negramaro e per non chiudere l’anno con sfrenate manifestazioni di festa che si trasformano in barbarie. Ribadito ancora una volta l’assoluto divieto di abbandono incontrollato di bottiglie e contenitori di vetro, pena 500 euro di multa, ribadito il divieto di vendita di sostanze alcoliche, che potranno essere consumate solo ai tavoli dei locali. Non sono raccomandazioni, che possono essere prese o meno in considerazione: si tratta di regole e quelle vanno rispettate.
L’Ordinanza non è un consiglio: le regole vanno rispettate
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