La richiesta viene avanzata al termine del tavolo tecnico in Regione

Lotta alla brucellosi: Coldiretti chiede modifica decreto

Bellelli: "Le aziende zootecniche campane vanno tutelate"
Francesca De Simone

Stop alla norma che impedisce la fecondazione artificiale negli allevamenti colpiti da brucellosi o tubercolosi. Questa la richiesta presentata dalla Coldiretti Campania al termine del tavolo tecnico in Regione Campania. Il decreto 2 maggio 2024 del Ministero della Salute ufficializza l’adozione dei programmi nazionali obbligatori per l’eradicazione della brucellosi e della tubercolosi nei bovini e bufalini, nonché della brucellosi negli ovini e caprini per gli anni 2024-2030. “Abbiamo accolto le difficoltà create agli allevatori dal decreto ed abbiamo cominciato a chiedere di risolvere le criticità partendo dalla norma ritenuta più dannosa per le aziende” spiegano i partecipanti all’incontro. Al tavolo era presente, fra gli altri, anche il coordinatore della consulta bufalina Davide Letizia. La Coldiretti Campania, attraverso un documento, chiede alla Regione Campania di farsi portavoce presso il Ministero della Salute per modificare il decreto. La norma, introdotta con l’ultimo decreto, di fatto paralizza tutta l’attività di un’azienda che viene colpita da focolai delle malattie che si intendono combattere.  I nuovi obblighi comportano notevoli contraccolpi economici. La pratica aggiuntiva dello stop anche alla fecondazione artificiale sommato al divieto della monta naturale e al divieto di introduzione di nuovi animali portano l’azienda colpita verso il fallimento. Basta dare un’occhiata ai numeri per comprendere che il decreto che inasprisce le pratiche da adottare è severo più del dovuto. “La cura stava dando i suoi effetti anche senza questo inasprimento – spiega il presidente regionale di Coldiretti, Ettore Bellelli -, per questo chiediamo di fermare la norma che impedisce la fecondazione artificiale delle bufale. Abbiamo pronto un documento che attraverso gli uffici regionali faremo pervenire al Ministero dell’Agricoltura. La tutela delle aziende zootecniche della Campania sono al primo posto delle priorità della Coldiretti”.

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