Luci d’Artista: la strategia per salvarle e gli scenari possibili

Redazione

Il Comune di Salerno sta partecipando alla fiera mondiale del turismo a Rimini e sta presentando, davanti ad oltre mille operatori internazionali e circa 2.500 espositori, l’offerta che comprende anche le luci d’artista. A Rimini si stimano 70.000 presenze ed è ovvio che le installazioni luminose sono il nucleo essenziale delle tante iniziative in programma in città, per promuovere la destinazione Salerno. Basterebbe questo per dimostrare l’avanti tutta deciso dal Comune dopo il ricorso al Tar proposto dalla seconda classificata nella gara vinta dalla Iren di Torino. I francesi di Blachere Illumination hanno provato, con una strategia muscolare, a creare tensione e pressione affinché si arrivasse ad una marcia indietro, magari al ritiro dell’esito della gara in autotutela: basti pensare che il legale della Blachere ha temporeggiato a lungo sull’iscrizione al ruolo del ricorso, quando avrebbe potuto farlo subito provocando un’udienza già in questi giorni. Ed invece ha fatto melina, rilasciato dichiarazioni bellicose, aspettando la reazione di Palazzo di Città che, invece di fare un passo indietro ne ha fatti due in avanti, affidando in via provvisoria ed anticipata il cantiere ad Iren per l’installazione delle luci. Poi arriverà anche il contratto, allegato all’aggiudica definitiva, che a questo punto il Comune si riserva di fare dopo la pronuncia del Tar sull’istanza di sospensiva cautelare della gara. E qui entrerebbe in scena l’art. 32, del dlgs 50/2016, che vi abbiamo richiamato nel nostro editoriale di ieri: al comma 8 prevede «l’esecuzione d’urgenza esclusivamente nelle ipotesi di eventi oggettivamente imprevedibili per ovviare a situazioni di pericolo anche per il patrimonio storico, artistico e culturale ovvero nei casi in cui la mancata esecuzione immediata della prestazione dedotta nella gara determinerebbe un grave danno all’interesse pubblico che è destinata a soddisfare, ivi compresa la perdita dei finanziamenti comunitari». E le luci d’artista godono anche di fondi dell’Unione Europea. Il presupposto, dunque, è l’imprevedibilità oggettiva di un evento avverso. Ma quali sono gli scenari? Diciamo che il Tar potrebbe accogliere la richiesta di Blachere bloccando la manifestazione, ma potrebbe anche rigettarla salvando la kermesse. A quel punto se i giudici dovessero ritenere comunque fondato il ricorso, rimanderebbero la discussione di merito a gennaio-febbraio seguendo i termini del processo amministrativo; nel frattempo, le installazioni luminose sarebbero state già montate e la manifestazione Luci d’Artista si farebbe lo stesso. Di conseguenza, il braccio di ferro Comune-Iren-Blachere sulla regolarità della gara d’appalto slitterebbe ad una data non antecedente a febbraio e si farebbe solo nelle aule di giustizia e non più sulla pelle di turisti e imprenditori. Ma queste- come vi abbiamo spiegato anche ieri- sono solo ipotesi giornalistiche, nulla di più.

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