17 anni dopo la prima accensione le Luci d’Artista di Salerno conservano inalterato il loro fascino. Un effetto coinvolgente che ha richiamato in città tanti visitatori e turisti. Piazza Portanova con l’albero di Natale, la Villa Comunale e poi piazza Flavio Gioia, il Corso i mercanti. Sui social rimbalzano le immagini di Salerno. Su Google le Luci d’Artista di Salerno sono tra le cose più cercate in questo particolare periodo dell’anno. Ed anche il Tg1 ha dedicato un servizio all’evento. Potranno anche non piacere a qualcuno, non sono la panacea di tutti i problemi e ci mancherebbe ma consentono alla città di Salerno di avere una ribalta che prima poteva solo sognare. E’ un dato di fatto. Come bisogna fare di più e meglio sul fronte parcheggi, navette, viabilità, innalzare la qualità dell’offerta turistica provando ad intercettare altri flussi. Salerno è piena fino a domenica lo conferma anche Booking, dove il 96 per cento delle strutture presenti non è più disponibile. A ieri ne risultavano libere solo diciotto, con prezzi variabili dai trecento agli oltre mille euro per tre notti. Per una volta, però, proviamo anche a vedere il bicchiere mezzo pieno e quello che ne consegue in termini economici per operatori turistici, albergatori, ristoratori, commercianti e via dicendo. Salerno non è Courmayeur, non è neppure San Gregorio Armeno è una città di mare che da 17 anni, grazie alla lungimiranza dell’ex sindaco De Luca, si è ritagliata un posto in prima fila nelle mete più gettonate in inverno. E non è poco, soprattutto di questi tempi.
Luci, numeri record nel ponte dell’Immacolata
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