Matteo ha perso l'ultima battaglia. Nel suo cognome, Leone, una virtù e un destino: la forza di lottare e la necessità di doverlo fare ogni giorno, in questa vita che tante volte sembra una jungla disseminata di trappole, insidie e nemici. La morte ci aveva già provato, prima col papà, Emilio, sempre a causa di un incidente sul lavoro al Porto, anni fa, ma non riuscì nel suo intento di strapparlo agli affetti. Poi ci ha riprovato con lui, con suo figlio, Matteo. Una malattia dura da sconfiggere come la leucemia, la prima battaglia vinta, con la fiera, felina resistenza di un ragazzo innamorato della vita e con pochi ma indissolubili legami: la famiglia, la ragazza, gli amici, la Salernitana.
Sconfitta la leucemia, rieccolo, il destino crudele e spietato che ci riprova con il covid. Ma Matteo è un Leone, di nome e di fatto e alla fine riesce a superare anche questa. Ma non l'ultima. Una manovra sbagliata, una tragica fatalità. Una lotta impari, perché stavolta Matteo non ha avuto nemmeno il tempo e il modo di combattere. Solo con un vile agguato alle spalle, avrebbe potuto vincere la morte. E lo ha fatto.