È stato il marito, Sebastian Queroz, a voler scendere le scale del fiordo nella speranza di catturare lo scatto del mare infuriato alle sue spalle ma un’onda anomala lo ha travolto. Forse non credeva che potesse essere davvero pericoloso. Forse ha semplicemente pensato di fare presto, senza alcuna conseguenza. Voleva solo portare via con sé, dall’altra parte del mondo, un ricordo travolgente.
A lanciare l’allarme un residente della zona attirato dalle urla dei due. L’uomo si sarebbe attivato anche lanciando una cima, riuscendo, però, a mettere in salvo solo il marito. Il corpo della donna, invece, è stato recuperato, poco dopo, dagli uomini della Guardia Costiera di Amalfi, coordinati dal comandante Oronzo Montagna, col supporto di un’imbarcazione del gruppo battellieri di Amalfi, per poi essere trasferito all’obitorio di Ravello.
Ad indagare su quanto accaduto la Procura di Salerno. Secondo la prima ricostruzione, i due che alloggiavano in un B&B di Positano stamattina si erano fermati al Fiordo di Furore, incuriositi dalla mareggiata. Probabilmente si sono spinti troppo verso la spiaggetta senza rendersi conto delle forti onde. Una di queste li avrebbe travolti e inghiottiti nel mare ancora in tempesta.
Il soccorritore: “Gli ho scattato una foto, poi si sono allontanati”
A spiegare all’Agenzia Dire quello che è avvenuto negli attimi successivi è Luigi Perrelli, un cittadino di Furore che è stato il primo a soccorrere la coppia e a mettere il salvo il marito della donna deceduta.
“Ero in spiaggia, come ogni mattina, insieme al mio cane – ha raccontato -. Lì ho incontrato la coppia, i due mi hanno chiesto di scattargli delle foto. Poi ho visto che si allontanavano”. I due hanno quindi imboccato il sentiero, decidendo di fermarsi in un punto privo di protezione laterale, ma sono stati raggiunti da onde molto forti. Una, in particolare, che li ha trascinati in mare.