Il 9 luglio scorso il comitato per Chicca inscenò un presidio davanti al tribunale di Salerno, dove si sarebbe dovuto celebrare il processo contro l’uomo che uccise a calci la cagnolina di pochi mesi davanti casa sua, al rione Pastena, il 15 febbraio di due anni fa. L’udienza fu rinviata, su richiesta della difesa, poiché l’imputato era detenuto per altra causa. Antonio Fuoco, infatti, rispetto alla prima udienza del 7 maggio, a luglio si trovava in regime di carcerazione preventiva perché coinvolto nella retata che, due mesi prima, aveva visto una trentina di parcheggiatori abusivi finire in carcere o agli arresti domiciliari. Lunedì si terrà la terza udienza di un processo tormentato: appena due giorni fa, il Comune di Salerno aveva confermato alla stampa l’interesse per questa vicenda, nonostante gli organi deputati non avessero comunicato più nulla- in via ufficiale- a Palazzo di Città. Una polemica neanche tanto velata, a poche ore dalla ripresa del dibattimento. La difesa di Fuoco punterebbe al rito alternativo, dunque il giudizio abbreviato o il patteggiamento, mentre i legali delle associazioni animaliste che intendono costituirsi parte civile auspicano che si vada al processo ordinario. Lunedì, come nelle precedenti occasioni, gli attivisti del Comitato spontaneo Uniti per Chicca saranno in aula con un fiocco rosa al braccio in ricordo di tutti gli animali vittime dell’uomo.
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