È il giorno della protesta a Bellizzi. Davanti ai cancelli della "Maccaferri", gli operai e i sindacati di categoria si sono dati appuntamento per mettere in piedi strategie per una nuova mobilitazione di lotta a difesa del lavoro.
«Entro il 23 aprile – spiega Martino D'Auria della Rsu – l'azienda vuole avviare le trattative per un piano di cassa integrazione straordinaria, poi ci rimarrebbero due anni di mobilità. Il 30 aprile scadranno anche i giorni di cassa integrazione Covid, perchè a differenza degli altri i vertici della società hanno deciso di usufrire solo di 5 settimane e non delle 13 messe a disposizione dal governo. Noi, invece, vogliamo soltanto lavorare, vogliamo tornare a produrre i gabbioni perché sappiano che sono lavorazioni che non conoscono crisi».
Lo storico stabilimento bellizzese è specializzato per la costruzione di reti metalliche e gabbioni, indispensabili per il dissesto idrogeologico. Una produzione per niente in crisi in altri stabilimenti di questo indispensabile settore metallurgico.