Iniziative mirate alla gestione delle patologie rare

Malattie rare cardiovascolari: nuove frontiere al Ruggi

Introduzione di terapie innovative e ambulatorio dedicato
Francesca De Simone

Apertura di un ambulatorio specialistico, introduzione di terapie farmacologiche avanzate e adozione di una piattaforma telematica di supporto per la medicina territoriale: nuove frontiere al Ruggi per la cura delle malattie rare cardiovascolari di origine genetica. Il professor Carmine Vecchione, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Clinica Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e pro Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, ha recentemente istituito una serie di iniziative mirate a ottimizzare nel nostro territorio la gestione di tali patologie. “Grazie a questa iniziativa, il Ruggi – spiega il Direttore generale Vincenzo D’Amato -, è entrato nella rete nazionale delle malattie rare cardiovascolari, colmando il gap diagnostico e offrendo ai pazienti terapie innovative e personalizzate”. A tal proposito, recentemente, è stato introdotto un trattamento innovativo per la cardiomiopatia ipertrofica, basato sull’utilizzo di un inibitore della miosina cardiaca. Inoltre, l’introduzione di terapie innovative ha portato a progressi significativi nella gestione dell’ipercolesterolemia familiare. Tra le iniziative più rilevanti rientra il lancio della piattaforma telematica CORERARE (Cardiovascular Rare Disease Salerno), progettata per facilitare la collaborazione tra i medici di medicina generale e gli specialisti ospedalieri. Questo strumento consente una diagnosi precoce grazie a un algoritmo decisionale che guida il medico territoriale nell’identificazione di parametri clinici specifici e nella gestione tempestiva dei pazienti attraverso percorsi diagnostici standardizzati. La collaborazione con il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno ha permesso un significativo progresso nella gestione delle malattie rare cardiovascolari.

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