Metà maggio, profumi nell’aria non se ne avvertono, se non quello del selciato bagnato. Bagnanti in spiaggia non se ne vedono, così come non si intravvede all’orizzonte – almeno per ora – alcun miglioramento delle condizioni meteo. I due cicloni, uno via l’altro, che si sono dati appuntamento in questa parte del mondo stanno causando danni e disagi, oltre alle preoccupazioni di chi opera nel settore della balneazione: molti di questi avevano già cominciato ad allestire cabine e tutto il resto, ma la legge di Murphy è implacabile: “se qualcosa può andar male, lo farà” e infatti agli allagamenti ed alle colate di fango e detriti dalle zone collinari, si sono aggiunte le onde del mare, che quando non cullano dolcemente, distruggono tutto quel che trovano. Le mareggiate e gli amareggiati: quelli che oggi si vedono costretti a fare la conta dei danni. Questo, nonostante i lavori di ripascimento, con barriere soffolte sui fondali a protezione del litorale. Per quanto riguarda il turismo balneare, il mese di maggio è da considerarsi già cestinato.
Maltempo, le mareggiate causano altri danni
161
articolo precedente