Maltempo, le mareggiate causano altri danni

Ivano Montano

Metà maggio, profumi nell’aria non se ne avvertono, se non quello del selciato bagnato. Bagnanti in spiaggia non se ne vedono, così come non si intravvede all’orizzonte – almeno per ora – alcun miglioramento delle condizioni meteo. I due cicloni, uno via l’altro, che si sono dati appuntamento in questa parte del mondo stanno causando danni e disagi, oltre alle preoccupazioni di chi opera nel settore della balneazione: molti di questi avevano già cominciato ad allestire cabine e tutto il resto, ma la legge di Murphy è implacabile: “se qualcosa può andar male, lo farà” e infatti agli allagamenti ed alle colate di fango e detriti dalle zone collinari, si sono aggiunte le onde del mare, che quando non cullano dolcemente, distruggono tutto quel che trovano. Le mareggiate e gli amareggiati: quelli che oggi si vedono costretti a fare la conta dei danni. Questo, nonostante i lavori di ripascimento, con barriere soffolte sui fondali a protezione del litorale. Per quanto riguarda il turismo balneare, il mese di maggio è da considerarsi già cestinato.

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