In Via Michele Vernieri, a Salerno, si sono svegliati con la strada ostruita da un grosso albero venuto giù dal muro di cinta dell’istituto Genovesi. Il fusto si è messo di traverso, bloccando la strada, scaraventato sull’asfalto dal forte vento. Solo un caso ha voluto che nessuno ci finisse sotto, a piedi o in auto. Ma non è l’unica situazione critica di un’emergenza cominciata ieri con piogge incessanti che hanno trasformato la viabilità urbana di Salerno in una piscina: qui siamo al rione Olivieri, ma a Brignano ci sono stati allagamenti e frane ovunque nelle frazioni alte. Nella notte i 250 ospiti di un ricevimento all’Hotel Cetus di Cetara sono stati liberati dopo una serata di festa divenuta un incubo: alcuni ospiti riprendono il fiume di fango e detriti che ha sfondato il parapetto della statale 163, bloccando la circolazione per ore. Le rocce sono state rimosse a fatica, così come a fatica si cerca di ripristinare la normalità a Cetara, dove il torrente Cannillo ha travolto le auto in sosta a monte trascinandole fino alla spiaggia. Passata la paura, molti volontari stanno ripulendo le vie del centro costiero, ma la colata impetuosa di fango ed acqua ha fatto temere il peggio, tanto da suggerire l’evacuazione di alcune famiglie che abitano lungo le sponde del torrente. È Coldiretti a fare la conta dei danni per le colture: completamente allagate le serre dell’agro sarnese nocerino, esondati i fiumi Picentino ed Asa, mentre il Sele è ingrossato e si teme per l’ulteriore carico di acqua in arrivo, mentre sono già fuori argine tutte le aree golenali. I danni in costiera, per le frane di costoni tra Cetara, Vietri e Maiori, hanno coinvolto i limoneti. Il fiume Lambro, invece, ha invaso i terreni a Palinuro, allagando un agriturismo.
Maltempo: situazione complessa anche oggi
78
articolo precedente