Mareggiate danneggiano i lidi

Redazione

La triste conta dei danni è cominciata stamani e durerà ancora a lungo, anche se basta un colpo d’occhio per capire che le mareggiate abbattutesi sulle coste salernitane hanno lasciato un segno indelebile, una ferita difficile da rimarginare. Il mare in burrasca ha divorato quel poco di spiaggia che era sopravvissuto all’erosione mai contrastata con decisione dagli enti locali, per non parlare delle strutture balneari travolte e risucchiate dalle onde. A Salerno città la distruzione è stata pressoché totale ed il sindacato dei balneatori di Confcommercio ha già chiesto lo stato di calamità, mentre la Cidec propone un accesso al credito a tassi agevolati presso banche convenzionate. I danni maggiori in costiera amalfitana si sono avuti a Vietri, mentre dalla piana del Sele al Cilento i danni sono a tratti ingenti (come ad Eboli, Battipaglia, Castellabate ed Ascea), a tratti contenuti come a Policastro dove hanno retto le barriere frangiflutti. La drammaticità della situazione è stata avvertita anche lungo l’intera strada litoranea e sul lungomare, dove pavimentazione ed arredi sono saltati in più punti. Di fronte a disastri di questa portata, che si ripropongono ogni anno, è necessario che tutte le istituzioni facciano la loro parte, senza perdere tempo di fronte ad una stagione turistica che appare già compromessa.

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