Persa una grande opportunità di promozione del territorio

Marmeeting 2024 da Furore a Porto Flavia: che smacco

Responsabili a tutti i livelli
Antonio Esposito

Una volta, Furore era il trampolino più importante e suggestivo al mondo per i tuffi da grandi altezze. Ora, però, questo onore è passato a Polignano a Mare in Puglia, che ospiterà gli eventi dal 28 al 30 giugno, e a Porto Flavia in Sardegna, che accoglierà i tuffatori il 6 e 7 luglio per la prima volta. L’organizzazione, curata dalla Mamrmetting di Salerno, ha dovuto trasferirsi altrove a causa della mancanza di lungimiranza degli amministratori locali, provinciali e regionali, che non hanno sostenuto il progetto dei tuffi.

L’ultima edizione del Marmeeting a Furore si è svolta sei anni fa, prima dell’interruzione dovuta alla pandemia di Covid-19. Nonostante gli sforzi della famiglia Varese per mantenere viva la manifestazione, la mancanza di supporto istituzionale ha portato alla sua scomparsa dalla Costiera Amalfitana. Le responsabilità sono diffuse: le istituzioni locali, regionali e nazionali non sono riuscite a valorizzare un evento che non solo attirava turisti e appassionati, ma che attraverso le trasmissioni televisive portava le immagini suggestive di Furore in tutto il mondo.

Quando i tuffi si svolgeranno in Sardegna, molti rimpiangeranno l’opportunità persa di promuovere la Costiera Amalfitana su un palcoscenico internazionale.

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