Dopo tre anni scolastici in cui l’Esame di Stato ha visto rilevanti modifiche dovute all’emergenza pandemica, nel 2023 la Maturità torna alla formula pre-Covid, quella definita dal decreto legislativo 62/2017. Si parte, dunque, con una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, e che si svolgerà dalle ore 8.30 di mercoledì 21 giugno. Si prosegue con una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. Il decreto firmato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara prevede latino al Liceo Classico e matematica allo Scientifico. Per gli istituti tecnici del settore economico indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” ci sarà economia aziendale mentre per l’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” è previsto l’esame di progettazione, costruzioni e impianti. E’ prevista, inoltre, una terza prova scritta in alcuni indirizzi di studio. Infine, ci sarà il colloquio, che parte dall’analisi di un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema e che deve accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Per l’occasione il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica. Le Commissioni d’esame sono composte da un presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni alla scuola.
Maturità: latino al Classico, matematica allo Scientifico
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