“Con il nuovo sistema abbiamo meno tempo da dedicare agli assistiti” dicono i medici di medicina generale dopo l’avvio, dal primo gennaio di quest’anno, della fase sperimentale dell’innovazione che vede Salerno e altre otto province italiane in prima fila. Questa riforma, che verrà estesa a livello nazionale nel 2026, unifica in una sola fase la valutazione medica e quella socio-sanitaria, prima suddivisa tra medici certificatori e patronati, aumentando il carico burocratico sui professionisti sanitari.
Elio Giusto, segretario provinciale della Federazione italiana dei medici di medicina generale, evidenzia le criticità nel nuovo sistema. “Se prima un certificato di invalidità richiedeva circa quindici minuti, ora può necessitare anche più di un’ora”.