Una seconda chance per l’immunoterapia contro il melanoma quando fallisce e una nuova opportunità terapeutica per i pazienti più difficili e con poche speranze di cura: è esattamente questo quello che promette un nuovo studio clinico internazionale di Fase I, guidato dal prof. Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, presentato in occasione del meeting annuale dell’European Society for Medical Oncology (ESMO), in corso a Barcellona. I risultati dimostrano l’efficacia di un nuovo farmaco nello sbloccare l’azione dell’immunoterapia sia nei pazienti con resistenza primaria, che non hanno mai risposto all’immunoterapia, e sia nei pazienti con resistenza acquisita, coloro che hanno iniziato a non rispondere agli immunoterapici dopo un po’ di tempo. “Il nostro studio offre ai pazienti una nuova possibilità di cura – spiega Ascierto – ed è risultato efficace nel 18% dei pazienti con melanoma che non hanno mai risposto all’immunoterapia. In 2 casi la malattia è addirittura scomparsa. Il trattamento, inoltre, è risultato efficace nel 35,7% dei pazienti con resistenza acquisita”. Nel nuovo studio clinico sono stati coinvolti 42 pazienti con melanoma avanzato che non rispondevano all’immunoterapia, 28 con resistenza primaria e 14 con resistenza acquisita. “Il nostro obiettivo – conclude Ascierto – rimane sempre quello di cercare di trovare nuove opzioni di trattamento per i pazienti più difficili che, ad oggi, non beneficiano delle terapie attualmente disponibili”.
Presentati al congresso ESMO di Barcellona i risultati di uno studio guidato dal prof. Ascierto
Melanoma: con nuovo farmaco l’immunoterapia funziona
Ottenuti risultati positivi anche su pazienti "resistenti"
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