Sono oltre tremila gli alunni salernitani che usufruiscono del servizio comunale di refezione scolastica, e le segnalazioni sul ridotto quantitativo e la scarsa qualità del cibo non possono più essere ignorate. Questa la didascalia che accompagna nelle chat delle mamme una foto diventata virale che ripropone alcuni interrogativi sulla qualità dei pasti serviti durante il tempo pieno.
Lo scatto, il cui autore e la cui ambientazione sono ignoti, ritrae sette pezzi di pomodori da insalata e una fetta di formaggio primosale. La porzione, sarebbe stata servita giovedì a pranzo ed ha rinfolocato, laddove necessario, le polemiche sulla qualità dei pasti serviti dal Comune tramite la nuova ditta incaricata, Vivenda, riaccendendo vecchi e mai sopiti movimenti di opposizione al servizio mensa a favore del pasto domestico o cucinato dalle mamme.
Due anni fa si erano registrate decine di ricorsi di famiglie di alcune scuole primarie (segnatamente Medaglie d’Oro, Calcedonia e Matteo Mari) in riferimento alla richiesta di poter usufruire del pasto domestico: ricorsi tutti accolti dal Tar di Salerno che costrinsero l’amministrazione a rivedere e varare un nuovo regolamento sul servizio mensa prevedendo anche il pasto domestico su scelta delle famiglie.
Ieri, intanto, come annunciato nei giorni scorsi, è partita l’operazione controllo e trasparenza nelle mense delle scuole da parte di personale specializzato della ditta appaltatrice del servizio refezione, pronta a fornire ai genitori ogni rassicurazione. Ispettori dell’azienda si sono recati presso le scuole di Parco Arbostella, nella zona orientale, in centro alla scuola Vicinanza e a Torrione, alla scuola Matteo Mari. Controllori del gusto che hanno presenziato alle operazioni della mensa e dello scodellamento. Il servizio proseguirà nei prossimi giorni.