«Dall'8 aprile occuperemo in modo permanente le aree mercatali». Lo dicono i rappresentanti delle associazioni degli ambulanti, protestando contro la chiusura per i non alimentari.
Appresa la notizia che la Campania resta in zona rossa, le Associazioni degli ambulanti hanno deciso di dire ‘basta' alla chiusura dei mercati. «Comunicheremo alle Prefetture ed alle Questure della Campania che a partire da giovedì 8 aprile gli operatori ambulanti del settore non alimentare occuperanno tutti i giorni i loro posteggi nei mercati, in segno di forte protesta».
L'annuncio è in una dichiarazione congiunta delle associazioni di categoria degli ambulanti. «I mercati non sono il problema – insistono- tenerli chiusi determina lo sfinimento della categoria. Da quanto si evince da studi scientifici e da quanto dichiara la stessa OMS, il contagio nei luoghi all'aperto è minore. Con le giuste misure si azzera del tutto. Le attività ambulanti sono rimaste chiuse per un mese- ricordando gli ambulanti. Nello stesso tempo molti negozi hanno continuato a vendere ‘di tutto' a causa dei mancati controlli». Ecco perché «gli ambulanti non accetteranno nuove ed ulteriori penalizzazioni. Questa non è una ‘zona rossa' e le restrizioni applicate a chi chiede solo di lavorare suonano come una beffa», attaccano le associazioni.
«Gli ambulanti non rivendicano sostegni o contributi, chiedono solo di poter lavorare in piena sicurezza. Quello mercatale è un comparto che dà lavoro ad un indotto in Campania di circa 40mila imprese tra ingrosso e dipendenti. I 28mila ambulanti campani sono in gravissima difficoltà. Non vi è all'orizzonte un piano di rilancio- spiegano i mercatali- e non siamo considerati quale categoria a rischio al fine dell'inserimento negli elenchi delle persone da vaccinare». Clamoroso è il caso degli ambulanti fieristi, fermi «oramai da 15 mesi senza nessun aiuto e senza un piano per il ritorno al lavoro. Per queste ragioni- concludono le associazioni di categoria- dall'8 aprile e per tutti i giorni successivi, per protesta, occuperemo i nostri posteggi nelle aree mercatali».