I primi saranno, il 21 febbraio, i lavoratori delle aree industriali dell’agro-nocerino-sarnese, poi toccherà a quelli di Battipaglia e Piana del Sele, infine il 28 quelli delle zone industriali di Salerno e della Valle dell’Irno. E’ questo il programma delle mobilitazioni organizzate dalle segreterie provinciali di Fim-Fiom- Uilm a seguito della rottura del tavolo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Federmeccanica-Assistal. Dopo gli scioperi di dicembre e gennaio prosegue, quindi, la mobilitazione. “Dinanzi a una piattaforma condivisa in tutta Italia con lavoratrici e lavoratori – ricordano i sindacati- le controparti datoriali hanno replicato con una contro-piattaforma che non solo respinge le richieste di aumento, ma mette in discussione l’impianto del CCNL. Alla richiesta di aumento salariale di 280 euro per il periodo luglio 2024- giugno 2027, le controparti datoriali vogliono riconoscere solo l’aumento inflazionistico da calcolare alla fine di ogni anno di vigenza contrattuale. Inoltre, non è stata accolta la richiesta di riduzione dell’orario di lavoro a 36 ore, nessuna disponibilità a regolare con il CCNL l’utilizzo dei contratti precari e nessuna garanzia per i lavoratori in caso di cambio appalto”.
L’annuncio delle segreterie provinciali di Fim-Fiom- Uilm
Metalmeccanici pronti allo sciopero di 8 ore
Scioperi nelle aree industriali di Agro-Nocerino-Sarnese, Battipaglia e Piana del Sele, Salerno e Valle dell'Irno
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