Rischia l’allontanamento temporaneo dal nucleo familiare e nella peggiore delle ipotesi la sospensione dalla potestà genitoriale l’uomo di 30 anni che nella sera di venerdì scorso ha accompagnato in Ospedale a Salerno il figlioletto di appena 15 mesi dopo che questi aveva ingerito accidentalmente un pezzo di hashish con il quale il papà si stava preparando uno spinello. Per valutare attentamente la sua posizione e perché il giudice possa decidere l’eventuale fattispecie di reato a suo carico, bisognerà aspettare le dimissioni del piccolo dal reparto di pediatria dell’Ospedale di Battipaglia (dove è stato trasferito nella rianimazione pediatrica proveniente dal Ruggi); poi andrà letto il referto dei medici che hanno tenuto in carico il piccolo, valutate le dichiarazioni messe a verbale dal padre davanti ai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia ed infine formulata una ipotesi. Il padre del bimbo, che ieri è stato dichiarato fuori pericolo con lo scioglimento della prognosi, non si dà pace: ha subito ammesso quanto accaduto nella casa del rione Mariconda a Salerno, dove questi commercianti ambulanti (una coppia con tre figli piccoli) vivono da tempo e dove tutti sembrano descrivere una quadro familiare sereno. Il piccolo pare abbia afferrato il pezzo di hashish approfittando di un attimo di distrazione del padre, sentendosi male subito. Di qui la corsa in ospedale, il racconto tempestivo della verità al pronto soccorso e le cure appropriate al piccolo di quindici mesi, che si è salvato da una crisi respiratoria seguita all’ingestione della droga. Il fascicolo di indagine aperto presso la Procura di Salerno sarà assegnato dal procuratore aggiunto in queste ore ad un nuovo pubblico ministero, dopo la rinuncia del pm di turno, Francesco Rotondo. L’avvocato Arturo Della Monica, che difende il padre del bambino, conferma alla nostra redazione che non ci sono al momento ipotesi di reato nero su bianco: si parla di lesioni aggravate ed abbandono di minore, ma bisogna verificare se la condotta dell’uomo integri queste fattispecie. Parallelamente, i Carabinieri hanno segnalato il caso al Tribunale dei Minorenni, che ora acquisirà il parere dei servizi sociali del Comune di Salerno cui è stata affidata l’analisi del caso familiare. I due procedimenti potrebbero, ad un certo punto, integrarsi. La madre del piccino non risulta indagata.
Migliora il bimbo che ha ingoiato hashish: al vaglio la posizione del padre
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