Migranti: polemica Anci su incertezze Governo

Redazione

Il governo italiano valuta la possibilità di negare l’approdo alle navi che effettuano salvataggi dei migranti davanti alla Libia ma battono bandiera diversa da quella tricolore. L’aumento degli arrivi, 12 mila nelle ultime 48 ore, spinge a premere ulteriormente sui partner europei. Il ministro dell’Interno Minniti ha parlato di «pressione fortissima che sosteniamo da soli», mentre «la questione dei migranti è una questione europea». I sindaci chiamati a dare disponibili sul territorio per accogliere i migranti non ci stanno. Ieri l’Anci, associazione dei Comuni Italiani, ha fatto sapere che «si stanno moltiplicando i casi di mancato rispetto della clausola di salvaguardia, che prevede la tutela dei Comuni con strutture Sprar rispetto a numeri limitati di presenze e all’apertura da parte dei Prefetti di altre forme di accoglienza non concertate con i sindaci. Il problema- sostiene l’Anci- non può essere caricato sempre sui Comuni, e sempre sugli stessi». Dal Ministero, «le risposte stentano ad arrivare. Si tratta di casi molto gravi e palesi, di Comuni che hanno appena aderito allo Sprar sulla base di precise rassicurazioni che poi vengono disattese, mettendo i sindaci in una posizione difficile nei confronti della cittadinanza. E se i sindaci non si fidano più, ogni strategia di accoglienza diffusa e concordata rischia di venire meno. Il riparto diffuso è possibile, anche a fronte dell’attuale emergenza». L’Anci ricorda che «sono almeno due terzi i Comuni che non hanno alcuna forma di accoglienza sul territorio». Ovviamente questo non va bene, perché carica solo su alcuni Comuni tutto il peso dell’accoglienza, quando invece il sistema degli Sprar «è occasione per i sindaci e per le loro comunità di avere una presenza sostenibile, di qualità, trasparente dal punto di vista amministrativo e gestionale. Ma serve un segnale chiaro da parte del Governo».

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