È quasi mezzogiorno quando il ministro Costa arriva a Battipaglia per parlare di rifiuti con i cittadini che ha già incontrato a Roma, l’8 agosto scorso. In ritardo di mezz’ora ma giustificato, perché il ministro prima ha voluto vedere e sentire con i suoi occhi ed il suo naso quanto gli avevano denunciato. Fuori c’è tanta gente ad attenderlo, alcuni firmano la petizione già lanciata sulla piattaforma internet charge.org. Dentro si fa fatica a farsi spazio, tanta è la gente accorsa a sentire il ministro accompagnato dalla deputazione locale dei Cinquestelle. La sindaca di Battipaglia non c’è. Cecilia Francese sostiene di non essere stata invitata ma pare non sia così. I comitati prendono la parola a turno, in rappresentanza di tutti, insieme alle associazioni ambientaliste e territoriali. Costa ascolta con pazienza e poi assume l’impegno a ragionare con tutti (Comuni e Regione in testa) per intraprendere la strada di una gestione partecipata e trasparente del problema, che dia una speranza di futuro ad una terra già lungamente martoriata come la Piana del Sele, dove alla desertificazione industriale si accompagna uno scempio ambientale che rischia di depauperare il territorio delle sue energie migliori.
Ministro Costa a Battipaglia: «i miasmi del distretto della spazzatura li ho sentiti anche io»
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