Il Tribunale dei minorenni punta i fari sulle devianze giovanili, è già stato attivato un apposito osservatorio che già fornisce alcune risposte su quanto sta accadendo negli ultimi tempi e che – come sottolineato ancora ieri dal Governatore della Campania, De Luca – non deve assolutamente passare sotto silenzio. Colpevole è anche chi fa spallucce e le vuol far passare per “ragazzate”. Perchè ci sono giovani che vengono ammazzati, è accaduto a Napoli ma potrebbe accadere ovunque, visto che ci sono ragazzi, spesso minorenni, che escono di casa armati di coltelli e tirapugni, si aggregano al branco, vanno a caccia di vittime inconsapevoli e indifese oppure di rogne, scatenando risse contro bande rivali. Qualche giorno fa, un ragazzo per bene, che studia e gioca al calcio nelle giovanili della Salernitana, si è beccato una coltellata, a Casoria, senza conoscere né il suo aggressore né il motivo della brutale aggressione che poteva trasformarsi in tragedia. Le pecore nere erano poche, ma la sensazione è che il gregge stia diventando sempre più popolato. Si parla poco o niente in famiglia, spesso e volentieri si fa uso e abuso di alcol e di droga. E’ arrivato il momento di mettere in campo ogni iniziativa utile, a tutti i livelli, per prevenire – certo – ma anche per curare.
La rissa a Nocera, il baby calciatore accoltellato a Casoria: solo gli ultimi casi di una lunga serie
Minori violenti, il problema diventa emergenza
Il Tribunale dei minori ha attivato un apposito osservatorio per arginare il fenomeno
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