Si va verso il coprifuoco alle ore 21 o anche alle 18 in tutta Italia per contenere la diffusione del coronavirus. La misura dovrebbe essere prevista nel Dpcm pronto per essere firmato. Ma si pensa anche a chiusure locali nelle zone più a rischio e la Campania è tra queste. Si ragiona sulla base dell'indice di trasmissione Rt e del numero di contagi.
Tra le ipotesi ci sono chiusure a livello locale e divieto di mobilità tra le regioni. Sono tre i livelli di pericolosità previsti, ognuno ha misure diverse, da adottare in anticipo rispetto a quanto ipotizzato lo scorso 24 ottobre con l'ultimo Dpcm. Ora ne è in arrivo un altro con provvedimenti più restrittivi. Le nuove misure non sono state ancora definite perché è in corso un confronto tra le parti politiche e scientifiche. Una delle misure più probabili prevede il coprifuoco nazionale alle 18 o alle 21.
Nelle zone più preoccupanti, con numeri elevati di contagi, potrebbero esserci chiusure di vari settori. Come locali pubblici, musei e negozi, tranne per alimentari, farmacie, parafarmacie e tabacchi, con smart working nel settore pubblico. E poi didattica a distanza dalla seconda media in su, in presenza elementari e prima media, ma sappiamo che in Campania tutte le scuole sono già chiuse.
Questo è lo scenario peggiore, negli altri due livelli di pericolosità sono previsti provvedimenti meno gravi. L'andamento dei contagi e le difficoltà delle strutture sanitarie spingono l'Italia a prendere decisioni più dure. Se non dovessero bastare, si arriverà al lockdown nazionale come a marzo.