Al momento è senza nomi il fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura per la morte di Renato Castagno deceduto lo scorso mercoledì nella casa circondariale di Salerno. Titolare delle indagini è il pm Katia Cardillo e nelle prossime ore è atteso il conferimento dell’incarico per l’autopsia. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. La famiglia chiede verità e giustizia. Castagno, denunciano, gravemente malato non avrebbe ricevuto le giuste cure durante la detenzione. L’avvocato Bianca De Concilio, incontrando la stampa, ha evidenziato l’atteggiamento superficiale avuto dalla direzione sanitaria del carcere e dall’ufficio di sorveglianza. “Detenuti trattati come numeri”. Il quadro clinico di Castagno, colpito da due ictus e con ipertensione arteriosa, era stato ben illustrato dal difensore in una istanza presentata il 13 febbraio al tribunale di sorveglianza nella quale si denunciava l’inadempienza dell’istituto nel garantire cure adeguate, per questo erano stati chiesti gli arresti domiciliari. La risposta è arrivata due giorni dopo la morte di Castagno, mentre il dirigente sanitario aveva risposto al magistrato di sorveglianza sostenendo che il 37enne era monitorato. “Aveva paura di morire e si sentiva solo e non assistito” ha raccontato ieri il fratello.
Il decesso nel carcere di Salerno
Morte Castagno, si attende l’autopsia
Titolare delle indagini è il pm Katia Cardillo. L’ipotesi di reato è omicidio colposo
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