«Siamo contenti della decisione su questo primo passaggio». È il commento della famiglia di Ernesto Cianciarulo al rigetto dell'istanza di patteggiamento presentata dai legali della donna che a maggio ha investito il militare della Marina provocandone la morte, dopo due giorni di agonia. «Restiamo in attesa dell'esito finale di una vicenda che ci ha sconvolto la vita, continuando a credere che la giustizia farà il suo corso», scrivono ancora in una nota inviata a LiraTv i parenti di Cianciarulo.
L'investimento mortale si verificò il 29 maggio in via Tirreno a Pontecagnano: Ernesto Cianciarulo era in moto, quasi fermo sul ciglio della strada a pochi metri da casa. All'improvviso gli piombò addosso l'auto guidata da una donna 42enne che era sotto effetto di droga ed alcol. Non ci fu scampo. Il decesso pochi giorni dopo il coma e la decisione di donare gli organi.
Il gup del Tribunale di Salerno, Gerardina Romaniello, ha rigettato il patteggiamento proposto dalla difesa della donna. Sulla scorta della memoria difensiva presentata dal legale della famiglia Cianciarulo, l'avv. Agata Bisogno, il giudice ha osservato che la donna non era incensurata e che sottoposta al drug test e all'alcol test era risultata positiva. Ora gli atti passano al Pubblico Ministero.