Sono tre i medici dell’ospedale di Salerno rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo e lesioni personali colpose in seguito al decesso di Alessandro Farina, di Pellezzano. La morte del 13enne risale al 27 dicembre 2017. Secondo i periti nominati dalla Procura di Salerno fu provocata da un edema cerebrale e polmonare, causato da una acuta forma chetoacidosi diabetica, una complicanza del diabete. La Procura, nel corso delle indagini, ha riscontrato omissioni dei medici e disfunzioni organizzative durante la diagnosi ed il successivo ricovero del ragazzo. E’ il 23 dicembre quando il 13enne arriva al pronto soccorso con dolori in diverse parti del corpo, secchezza alle fauci e ingrossamento della lingua. I medici gli diagnosticano una reazione allergica alla tachipirina e gli prescrivono una cura di cortisone. Con gli stessi sintomi, ma in stato di semi incoscienza, dopo due giorni, il 25 dicembre, il piccolo torna in ospedale. Al pronto soccorso gli vengono riscontrati valori glicemici di superiori alla media. Viene così trasferito in rianimazione con coma diabetico. Nelle ore successive si aggiungono problemi di natura cardiaca ed il 27 dicembre un arresto cardiaco risulta fatale. Secondo l’accusa banali esami delle urine e dei valori glicemici avrebbero evitato tutte queste complicanze e, molto probabilmente, anche la morte del ragazzo. Resta ancora da definire la posizione di un quarto medico. https://www.facebook.com/LiraTV/videos/424427591841328/
Morte del 13enne di Pellezzano, tre medici accusati di omicidio colposo
46
articolo precedente