Morte Loris: rinviato a giudizio l’automobilista coinvolto

Francesca De Simone

Rinvio a giudizio per omicidio colposo per l’automobilista risultato coinvolto nell’incidente in cui ha perso la vita Loris Del Campo, il 10 maggio del 2021, durante i festeggiamenti in strada per la promozione in serie A della Salernitana: lo ha stabilito il gup Indinnimeo al termine dell’udienza preliminare. Il giovane tifoso granata fu vittima dell’incidente sul Lungomare Trieste, mentre viaggiava sul suo scooter assieme alla fidanzata, alla quale, ha cercato di fare scudo con il suo corpo per attutirne la caduta. L’impatto, invece, per Loris fu fatale. Per due anni si è cercato di fare luce su quel maledetto incidente. Fu addirittura ipotizzato che l’asta della bandiera, utilizzata per festeggiare i granata, fosse rimasta incastrata nella ruota del motociclo, facendo perdere al ragazzo il controllo del mezzo. E’ stata fatta pure una perizia sui caschi per capire se fossero omologati o meno ed invece sono risultati regolari. Solo attraverso la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, sequestrati all’epoca dalla Polizia Municipale, è stato, poi, possibile ricostruire quanto accaduto quella sera. Sono stati i legali della famiglia di Loris, distrutta dal dolore, a spingere verso questa strada che ha portato a fare finalmente luce su quel tragico episodio. Sul Lungomare Trieste quella sera, con i festeggiamenti in corso, si procedeva lentamente ma, ad un certo punto, una vettura, approfittando di un varco creatosi nel traffico, avrebbe provato a farsi largo ed a sorpassare altre auto. E’ in quel momento che sarebbe avvenuto l’impatto con lo scooter di Loris. Ci sono voluti due anni e mezzo da allora per arrivare all’udienza preliminare, conclusasi con un rinvio a giudizio per omicidio colposo. La morte del 28enne salernitano rappresentò un terribile choc per la tifoseria granata e frenò improvvisamente l’esplosione di gioia per quella serie A appena conquistata. I festeggiamenti furono temporaneamente sospesi, un’enorme folla granata diede, nella Chiesa di San Demetrio, l’ultimo saluto al “presidente” (così come era soprannominato). In sua memoria è nato anche un nuovo club nel rione De Gasperi.

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