Probabile embolia, questa la prima ipotesi emersa dall'autopsia ma solo l'esito degli altri accertamenti chiarirà pienamente le cause della morte del re dei giocattoli, Matteo Spirito. Ieri mattina è stato eseguito l'esame autoptico ma ora si attende il deposito della perizia, poi la Procura di Avellino, che ha aperto una inchiesta, procederà verso le persone finite nel registro degli indagati: sei sanitari e l'uomo che guidava il veicolo che ha provocato l'incidente. Per gli indagati l'ipotesi di reato è di omicidio colposo. I primi riscontri emersi dall'autopsia, alla quale ha preso parte anche il dottor Giuseppe Raimo perito nominato dalla famiglia del 59enne, lasciano pensare che si sia trattato di un arresto cardiaco provocato da un'embolia.
Matteo Spirito, ricordiamo, era rimasto coinvolto il 5 aprile in un incidente in moto a seguito del quale aveva riportato una frattura scomposta al bacino. Inizialmente ricoverato al Ruggi, aveva poi firmato per le dimissioni per andare al Moscati e sottoporsi ad un intervento ma nella notte tra il 18 ed il 19 aprile è deceduto improvvisamente.