I primi avvisi di garanzia per la morte di Matteo Spirito, il "re dei giocattoli" salernitano, sono stati emessi dalla Procura di Avellino. Sul registro degli indagati sarebbero finiti due sanitari dell'Ospedale Moscati, dove il 59enne commerciante era stato trasferito dal Ruggi, in attesa dell'intervento chirurgico che avrebbe dovuto effettuare, a causa della frattura al bacino riportata a seguito di in un incidente stradale.
La famiglia di Matteo Spirito chiede giustizia, vuole vederci chiaro su quanto accaduto e sulle cause che hanno portato al decesso del commerciante salernitano. Accertamenti sono in corso non solo al Moscati, ma anche al Ruggi, dove i carabinieri della Compagnia di Salerno, che hanno raccolto la denuncia dei familiari, hanno acquisito la cartella clinica di Spirito. Sono diversi gli aspetti da chiarire, a partire dal trasferimento da una struttura all'altra, su cui pare ci siano versioni discordanti tra i due ospedali. La salma, intanto, rimane sotto sequestro a disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa dell'autopsia che sarà effettuata al Moscati e dalla quale si aspetta di fare luce su una morte avvolta nel mistero. Il mondo del commercio salernitano, intanto, resta a lutto, per la scomparsa di un suo storico rappresentante.