Nelle parole pronunciate durante la battaglia referendaria per il no alla riforma costituzionale c’è il testamento morale di Luciano Guerzoni, vicesegretario nazionale dell’Anpi, con cui scompare una personalità brillante, dotata di grande senso morale. Lo incontrammo il 27 ottobre dello scorso anno, ritrovando- come scrive l’associazione nazionale partigiani- quell’uomo di sinistra combattivo e curioso del futuro, un punto di riferimento per tutto il mondo politico, che ha sempre unito serietà e rigore a una grande sensibilità. Per l’Anpi è una perdita gravissima. Guerzoni è stato un autentico democratico, un appassionato e prezioso organizzatore: grazie al suo infaticabile impegno, l’Associazione è oggi presente e operativa in tutte le province d’Italia. Ma prima, Guerzoni è stato uomo delle istituzioni: Presidente della Regione Emilia-Romagna dal 1987 al 1990, Senatore della Repubblica ininterrottamente dal 1992 al 2006, Presidente e Vice Presidente della Commissione d’inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti. La sua “Casa” politica, però, la sua ragion d’essere di attivista della democrazia e dei principi e valori della Costituzione, è stata decisamente l’Associazione partigiani, tant’è che a settembre è stata annunciata un’iniziativa nazionale in sua memoria. https://www.youtube.com/watch?v=lADn9i5iWF4
