Mostra Algeria Infinita a Castel dell’Ovo a Napoli

Redazione

E’ stato un aprirsi alle diversità, all’universo, il filo conduttore della mostra “Algeria Terra Infinita – Nomadismo di Pensiero e di Cuore”, negli spazi espositivi del Castel dell’Ovo, a Napoli. Sono otto artisti algerini e una italiana che raccontano, con le loro opere, storie e civiltà antiche e contemporanee suggellando il legame profondo di due civiltà del Mediterraneo. Migrazione e nomadismo per unire, per costruire una identità sempre più ricca, tributi all’Algeria e a Napoli, esaltazione della donna come primo essere dell’universo. Nadjia Chekouf omaggia nelle sue tele proprio le donne che si sono sacrificate negli anni della guerra algerina, mentre Smail Zizi propone, con sculture in marmo, la rinascita della donna. Non manca l’omaggio a Napoli, città che come Algeri si affaccia sul mare. E’ Fenech a ritrarne le contraddizioni: la piazza del Plebiscito, ritratta dalla basilica di San Francesco di Paola e nell’ultima stanza, l’ultima tappa, un omaggio a Pino Daniele con i versi di “Napule è” sullo sfondo delle vele di Scampia. Nella collettiva che si è potuta visitare fino al 26 marzo, c’erano riferimenti a Sant’Agostino e all’emiro Abdelkader, nati entrambi in Algeria e “messaggeri di pace ed armonia”. La mostra è stata organizzata dall’Ambasciata di Algeria in Italia in collaborazione con il Comune di Napoli.

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