«I prodotti caseari pugliesi sono prelibati ma, nel rispetto della tipicità delle produzioni locali e manifestando pieno interesse per la valorizzazione anche delle risorse di tutti i territori, l’unica mozzarella Dop è e deve restare solo la nostra, realizzata esclusivamente con latte di bufala». E’ categorico Vincenzo De Luca, nel commento che accompagna la delibera con cui la Regione Campania presenta formale opposizione per l’annullamento del comunicato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sulla “proposta di riconoscimento della denominazione di origine protetta “Mozzarella di Gioia del Colle”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 agosto. La proposta per dop pugliese- infatti- presenta elementi di parziale omonimia con la denominazione “Mozzarella di Bufala Campana” già iscritta nel registro stabilito a norma dell’articolo 11 del regolamento. Con un fatturato di oltre 450 milioni di euro a fronte di una produzione nel 2016 di oltre 44mila tonnellate, realizzata per oltre il 90 per cento tra le province di Caserta, Napoli e Salerno, il comparto della mozzarella di bufala campana Dop rappresenta una punta di diamante del nostro agroalimentare. «Saremo al fianco del Consorzio di tutela, dell’intera filiera e dei lavoratori affinché questo straordinario prodotto, ambasciatore del made in Campania in tutto il mondo, sia tutelato in tutte le sedi opportune – dichiara Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente – la mozzarella di bufala campana Dop e gli altri nostri formaggi sono il frutto di una competenza ed una passione fuori dal comune». La Regione Campania ha già messo in campo, anche «grazie a risorse comunitarie, una serie di azioni volte a valorizzare le produzioni e i marchi di qualità, rafforzando la competitività delle aziende per tutelare la biodiversità».
Mozzarella dop pugliese: dura reazione della Regione Campania
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