Quattro anni e 2 mesi di reclusione Roberto Bianco junior per l’attentato al Mulino Urbano in piazza Malta a Salerno.
La sentenza, è stata emessa con rito abbreviato dal gup per detenzione e porto di pistola, ricettazione ed esplosione di colpi da fuoco.
Secondo le accuse, le videocamere di sorveglianza presenti in zona ripresero una Smart Fortwo di colore bianco che si fermò in via Pirro, a poca distanza dal panificio. Pochi secondi dopo fu ripreso un uomo corpulento avvicinarsi a piedi alla porta dell’attività commerciale brandendo una pistola (secondo le accuse, Bianco). Subito dopo venne raggiunto da un altro soggetto travisato, anche lui armato, che sparò verso la vetrina del panificio. Immagini che avrebbero dimostrato come i due, che furono fermati da una pattuglia dei carabinieri una mezzora dopo l’attentato, erano gli autori dell’attentato sia per le fattezze fisiche sia per gli abiti indossati.
Fin da subito, l’ipotesi investigativa battuta era che i due episodi (la sparatoria contro l’attività commerciale e il fermo dei due soggetti al rione Petrosino) fossero collegati, come poi è stato chiarito dalle indagini.
Dopo la condanna, i difensori dell’imputato, hanno chiesto una nuova consulenza psichiatrica per valutare la compatibilità o meno di Bianco junior con il regime carcerario: il perito, Bartoli, aveva stabilito sia la capacità d’intendere e volere al momento dei fatti, sia quella di stare in giudizio, riconoscendo però una patologia di schizofrenia paranoide, che è emersa nel periodo di detenzione attraverso atti autolesionistici, risse con altri detenuti, e la distruzione degli arredi della cella.