Aperti per decreto, ma di fatto è come essere in lockdown per le imprese del terziario Non ci sono clienti nelle attività. “Noi invisibili al governo”, dicono i negozianti di Confcommercio Campania che, vestiti di bianco, da fantasmi, sono scesi in piazza a Salerno, e contemporaneamente in altre tre città, per chiedere misure a sostegno della categoria.
Magazzini saturi di merce invenduta, affitti da pagare e dipendenti a carico. È grave la situazione del commercio che, dopo la chiusura forzata della scorsa primavera, si ritrova a vivere una situazione simile in autunno con la differenza, di forma ma non di sostanza, che rispetto a marzo, per i negozi e per il terziario oggi non è previsto nessun ristoro. Ma l'incontro in Regione, lunedì nel primo pomeriggio, apre uno spiraglio