Nel Cilento chiuse le fontane pubbliche per risparmiare acqua

Redazione

Il Consac fa fronte alle carenze idriche dovute ad un inverno siccitoso

“L’emergenza acqua c’è a causa di una riduzione del 50% delle sorgenti”. Questa dichiarazione rilasciata ieri a LiraTv dal presidente del Consac rende l’idea della preoccupazione relativa alla carenza idrica. Gennaro Maione ha chiarito che si lavora affinché questa emergenza alle fonti non diventi un’emergenza anche per gli utenti. Nel Cilento la situazione è di forte allarme. Il consorzio che gestisce l’erogazione idrica ha chiesto gli interventi di Prefettura e Regione Campania. In particolare ha sollecitato una deroga al minimo deflusso vitale per attingere più acqua. Da diversi giorni il Consac sta avvisando l’utenza sui disagi relativi alla carenza idrica, mettendo in atto una serie di azioni per rimediare al problema strutturale esistente. Tra queste c’è la chiusura degli sbocchi idrici di alimentazione dei fontanini pubblici, delle fontane ornamentali e degli impianti di irrigazione per aiuole pubbliche. Sarà lasciato attivo un unico sbocco per ogni centro abitato, ubicato in posizione centrale. Una misura necessaria per il risparmio della risorsa idropotabile, quasi dimezzata dopo un inverno eccezionalmente arido. Il Consac ha già attivato tutte le risorse emergenziali provenienti da pozzi e dighe. Il Cilento cerca di gestire al meglio l’acqua a disposizione in vista soprattutto del notevole afflusso di turisti durante l’estate. https://www.youtube.com/watch?v=_U22_F0jVqQ

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