La prima Salernitana di Cari somiglia sempre più a quella di Brini. Sebbene tra le principali accuse mosse al tecnico di Porto Sant’Elpidio vi fosse quella di aver impiegato troppi elementi fuori ruolo, il nuovo allenatore granata sembra intenzionato a non praticare un’autentica rivoluzione e a lanciare una squadra prudente, perché anche ottenere un punto sarebbe un buon modo per iniziare la nuova avventura in granata. Galasso giocherà terzino, rientrerà Fusco, saranno confermati Kyriazis e Bastrini, preferiti a Stendardo e Machado, Carcuro prenderà il posto dello squalificato Pestrin, Soligo giocherà ancora da esterno e dovrà curare le due fasi, sull’out opposto dovrebbe giocare Pepe. In avanti confermati Cozza e Caputo. Partiranno dalla panchina Statella, che pure era in predicato di ottenere una magia da titolare, l’ex Ferraro, Millesi e Fava, che hanno bisogno di giocare per ritrovare il ritmo partita. Nel Piacenza, invece, non ci sarà lo squalificato Avogadri in difesa, fiducia davanti a Puggioni a Rincon e Iorio, centrocampo dinamico con Wolf, Bianchi e Nainggolann, in avanti con Moscardelli e l’ex Tulli dovrebbe esserci Graffiedi, anche se Guzman fino all’ultimo proverà a far cambiare idea al tecnico di Tolentino. Dirigerà l’incontro il signor Tagliavento, internazionale, nello scorso campionato arbitrò il derby con l’Avellino vinto dai granata.
Nessuna rivoluzione per Cari
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