Come si dice dalle nostre parti: “c’enn’accise”. Nel momento del dolore, causa dolorosi aumenti a tutto campo – dalle bollette ai generi alimentari – ecco il colpo di grazia che però non mette fine alle sofferenze dei cittadini: il Governo non fa un passo indietro, non rinuncia a prolungare il taglio delle accise sui carburanti per contrastare l’aumento dei prezzi. Decisione comunicata da Giorgia Meloni che peraltro respinge ogni accusa di incoerenza giustificandosi col fatto che nel programma di Fratelli d’Italia non era previsto alcun taglio. “Il taglio delle accise costa un miliardo al mese, dunque 10 miliardi l’anno. Invece di spalmare 10 miliardi – ha spiegato la Meloni – abbiamo deciso di concentrare le risorse in manovra su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta di giustizia sociale”. Intanto, benzina e gasolio si trasformano in oro e petrolio, intanto “fare il pieno” è diventato un lusso per pochi ma non per tutti, intanto – ciliegina sulla torta – si scatena anche la guerra tra poveri, con i cittadini che se la prendono con i gestori dei punti di rifornimento carburante che, da parte loro, ribadiscono: “i prezzi non li stabiliamo noi e comunque quei pochi centesimi in più di certo non ci arricchiscono”.
Niente taglio alle accise: il “pieno” è per pochi
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