Molti di voi conosceranno la vicenda di quel ragazzo nigeriano che si è denudato in strada per lavarsi. Ma pochi o forse nessuno conoscono la sua storia. Non si vuole giustificare quello che ha fatto, ma denunciare l’indifferenza verso i problemi psichici che aveva questo ragazzo di colore. Il video del ragazzo di colore che si è denudato per lavarsi in Via Clark, a Salerno, ha fatto il giro del web, sollevando un’onda di protesta e indignazione che si può dire certo fondata per gli atti osceni. Ma in pochi si sono chiesti cosa si celasse dietro quel gesto, ovviamente sbagliato. E pochi sanno, ad esempio, che il ragazzo era stato lasciato a sé stesso, nonostante manifestasse evidenti problemi psichici. Dopo l’episodio denunciato a mezzo social, è stato finalmente identificato – dopo essere stato per mesi un’ombra per la gente comune e per le istituzioni – ed avviato al centro di rimpatrio a Bari, dopo un decreto di espulsione. Ma chi era, o meglio chi è, questo ragazzo? A dircelo sono i volontari della missione Saveriana, che lo hanno ospitato nei loro dormitori (interviste a Giuseppe Vitolo ed Antonio Bonifacio al LiraTg). Un ragazzo con problemi relazionali, innocuo, che andava seguito e non lasciato all’indifferenza. Noto ai volontari di strada, alla Croce Rossa, ai Saveriani, segnalato alle istituzioni ma di fatto ignorato.
Nigeriano denundatosi per la doccia: una storia di disagio cresciuta nell’indifferenza
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