Nikolaï Lugansky conquista il Verdi

Redazione

Nikolai Lugansky conquista il pubblico del Teatro Verdi. Ieri sera, la stagione lirico-sinfonica del Massimo cittadino ha proposto il recital del pianista russo, considerato dalla critica come uno dei migliori interpreti di Chopin. Ieri sera, Lugansky ha proposto alcuni dei suoi straordinari cavalli di battaglia come la splendida terza Sonata di Chopin, omaggio all’artista polacco alla vigilia del 160° anniversario dalla sua morte. Lugansky è un pianista che non delude mai ed anche ieri ha dato dimostrazione ai presenti delle sue doti da interprete di primissimo piano. Un vero virtuoso, dalla tecnica solidissima: diversamente non si spiegherebbero certi accordi suonati a velocità vertiginosa, senza mai perdere il controllo del suono. Sprigiona una potenza sbalorditiva, soprattutto perché non perde mai in purezza il suo suonare, sempre personale, mai retorico o forzato. Entusiasma e trascina. Nato a Mosca nel 1972 in una famiglia di scienziati. E’ stato allievo della famosa pianista e docente Tatiana Nikolaeva e di Serguei Dorensky. Ha vinto numerosi concorsi internazionali tra cui l’international Bach Competition di Lipsia nel 1988. «Semplicemente ero predestinato a fare il pianista». Non c´è altra spiegazione. Nikolai Lugansky lo dichiara con la massima naturalezza. Del resto, non si può dar torto ad un pianista che a cinque anni, totalmente a digiuno di note e ritmi esegue a memoria una Sonata di Beethoven imparata a orecchio

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