Con soli 22 centimetri di piste ciclabili ogni 100 abitanti, Salerno si colloca al terzultimo posto in Italia per infrastrutture dedicate alla mobilità sostenibile. Peggio fanno soltanto L’Aquila (20 cm) e Vibo Valentia (12 cm). È quanto emerge dal nono rapporto dell’Osservatorio Focus2R, promosso da Confindustria Ancma e Legambiente.
Il dossier, rilanciato dal quotidiano la Città, non risparmia critiche: mancano stalli per biciclette (appena 10 in stazione contro i 1.500 di Bologna e Milano), le corsie ciclabili sono insufficienti e l’accesso ai mezzi pubblici con bici è un miraggio. Un dato che stride con la media nazionale, dove nel 63,3% dei capoluoghi è possibile trasportare le due ruote su bus e treni.
L’amministrazione comunale ha avviato alcune iniziative, ma i risultati restano deludenti. I lavori per la riqualificazione della pista ciclabile centrale sono bloccati da contenziosi burocratici, mentre il progetto “Bici in Comune” ha faticato a trovare partner privati per partire.
Il dossier rileva che, in Italia, il 64,7% degli spostamenti avviene ancora in auto, mentre la mobilità sostenibile – bici, piedi e mezzi pubblici – si ferma al 31,1%. «Servono politiche che rimettano le persone al centro delle città, non le automobili», avverte l’Osservatorio ed a Salerno, per ora, le due ruote continuano a restare al palo